INTERVISTA A MANUEL CAVENAGHI.

 

1) Ciao, presentati ai nostri amici

 

Ciao amici di Nerd Station, sono Manuel Cavenaghi. Insieme al mio socio Daniele Magni gestisco, dal 1999 (vent'anni, argh!), Bloodbuster, negozio milanese e punto di incontro per appassionati di cinema di genere.

 

 2) Com'è nata la tua passione per il genere horror?

 

Ho iniziato dalle elementari, con i film trasmessi dalle reti private e nelle mitiche notti horror di Italia Uno. Gli anni '80 sono stati un momento magico per il genere, noi ragazzini di allora eravamo circondati da giochi, musica, fumetti a base di creature mostruose.

 

Nei primi '90 poi sono nate tante riviste settoriali: Nosferatu, Fangoria Italia, Gorezone, ma anche i fumetti di Splatter, Mostri, Gore Scanners e Bloob; lì ho trovato le prime informazioni su un cinema che mi piaceva sempre di più. E il motivo è semplice. Dal cinema ho sempre cercato la sorpresa, lo stupore (per questo la chiamiamo “fabbrica dei sogni”, no?) e l'horror, soprattutto quello della mia infanzia, spesso declinato in chiave fantastica, mi ha offerto scenari, personaggi e idee che mi lasciavano sbalordito, divertendomi come un matto.

 

3) Sappiamo che hai un negozio a tema horror a Milano, cosa possiamo trovarci?

 

Nel nostro negozio, stracolmo di materiale, trovi non solo DVD e Blu Ray (italiani e d'importazione), ma tutto quello che gira intorno al cinema di genere: libri e riviste, colonne sonore su CD e vinile, gadget, action figure, locandine e manifesti anche autografati dai protagonisti, memorabilia vintage... Trattiamo anche materiale usato e chicche da collezione. Insomma, come recita il nostro motto: “Tutto il cinema dalla B alla Zeta”!

 

4) Tra le altre cose hai scritto anche un enciclopedia che tratta della tua passione, parlaci di come  è nata l'idea

 

In realtà i libri dedicati all'horror sono due, “Cripte e incubi – Dizionario dei film horror italiani”, che copre tutta la produzione nostrana horror dal 1957 a oggi, e “A volte ritornano... ancora – guida alle saghe dell'horror cinematografico moderno”, scritto insieme a Daniele e a Nicola Giglio, che affronta le saghe horror, tra sequel, prequel, remake e reboot.

 

In quest'ultimo volume, uscito da poco nella sua versione aggiornata ed estesa, abbiamo voluto fare un po' di chiarezza nel mare magum della produzione horror, dove i titoli di alcuni capitoli di saghe horror vengono cambiati dalla distribuzione italiana o celano remake di film realizzati anni prima o ancora sono poco conosciuti perché da noi non trovano spazio al cinema o un'edizione homevideo.

 

L'idea è quella alla base di tutti i dizionari pubblicati dalla nostra Bloodbuster edizioni: fornire una guida pratica e chiara, scritta da appassionati per altri appassionati. In fondo si tratta di mettere sui carta quello che facciamo ogni giorno nel nostro negozio, quando consigliamo (o sconsigliamo) i film che vendiamo.

 

5) Come vedi l horror al cinema nel futuro, per esempio tra dieci anni?

 

Bella domanda. Il bello dell'horror è che significa tutto e niente allo stesso tempo; è un enorme contenitore dalle mille sfaccettature, mille sottogeneri che si avvicendano nel corso del tempo. Pensa all'inizio del 2000: sembrava che l'horror dovesse essere solo quello del torture porn, ma era solo una parentesi che è andata via via scomparendo. Oggi sembra si stia riaffermando un horror di stampo più classico, vedi il successo del Conjuring universe: film che sostanzialmente ripropongono vicende gotiche con un gusto contemporaneo.

 

Per quello che mi riguarda, spero che l'horror si mantenga il più possibile sui binari del fantastico (perché no, anche in chiave comica... quanto darei per avere un nuovo Bad Taste o un Evil Dead...) e che soprattutto tradisca sempre le mie aspettative, sorprendendomi.

 

Ciao a tutti e grazie per l'intervista.

 

Intervista di Giorgi Paolo e Riccardo Dosso