Longshot Comics – La lunga e inutile esistenza di Roland Gethers.

 

Quando capita di dover scegliere un fumetto spesso ci facciamo catturare dalle immagini colorate, dai disegni raffinati e brillanti, o dalla copertina dal titolo invitante…ma invece alcuni fumetti sono capaci di stupire in un modo del tutto originale.

 

Longshot Comics – la lunga e inutile vita di Roland Gethers, edito da Proglo Edizioni, ribalta ogni tipo di aspettativa fin dalla copertina. Questo fumetto del canadese Shane Simmons si presenta come la peggior storia di sempre, la biografia di un umile figlio di minatori del XX secolo.

 

Ma ciò che più stupisce fin dal primo sguardo sono le illustrazioni. Il fumetto è composto da migliaia di vignette di semplici puntini che dialogano tra loro.

 

O meglio, i personaggi, ritratti da un ipotetico campo lunghissimo, appaiono come minuscole macchioline nere sulla carta bianca. Consigliamo ai miopi e agli astigmatici di dotarsi di un buon paio di occhiali e di una lente d’ingrandimento prima di intraprendere la lettura, perché presto si rivelerà più lunga e complessa di quanto ci si aspetterebbe da un normale fumetto di 56 pagine.

 

Lo sperimentalismo dell’impianto illustrativo è sorretto dai dialoghi taglienti e ironici, vera forza di quest’opera.

 

L’umorismo condisce tutta la lettura, con battute che spesso passano dallo humor britannico al sarcasmo più nero.

 

L’autore non esita a scherzare sui temi più difficili e adulti, come il razzismo, la morte, il sesso, il colonialismo o la guerra. Roland nella sua lunga e difficile vita affronterà drammi familiari, disoccupazione e guerre mondiali. Pagina dopo pagina, diventa quasi impossibile non affezionarsi e immedesimarsi a quel povero puntino, allo sfortunato Roland, vittima di ogni disgrazia immaginabile.

 

Di fronte alle difficoltà della vita capita di sentirsi impotenti, schiacciati da tutto, minuscoli e smarriti. Longhshot Comics ci ricorda che tutti noi siamo miseri puntini di un universo più vasto, con problemi più grandi di noi. L’unica soluzione per andare avanti è affrontare la vita con un pizzico di umorismo in più e ricordarsi che prima di andare a capo e ripartire, un punto è sempre necessario. 

 

Recensione di Daniele Geminiani