Recensione del gioco da tavolo "Indago".

 

Durante il banchetto il Viceré è stato avvelenato e i sospettati siete voi, membri della Corte!

Il Re nominerà nuovo viceré chi troverà il maggior numero di indizi per scovare l’assassino. Chi ne troverà di meno sarà giudicato colpevole e rinchiuso nelle segrete del castello!

 

No, non vi siete persi una puntata del Trono di Spade. Così si apre Indago, gioco da tavolo prodotto da Atuttotondo, fondato su fiducia e inganni.

 

A turno ogni giocatore dovrà contrattare con gli altri membri della corte, per ottenere il maggior numero di indizi a lui graditi. Al centro del gioco è il turno di contrattazione, in cui ogni giocatore dovrà giocare una carta coperta.

 

L’indagatore di turno cercherà di ottenere dagli altri compagni l’indizio a lui gradito, mentre gli altri membri del consiglio cercheranno in ogni modo di indurre l’indagatore a svelare la loro carta per prima, per guadagnare ulteriori punti.

 

Al termine della contrattazione, l’indagatore decide in quale ordine scoprirà le carte dei consiglieri, in base alle promesse fatte o alla fiducia negli altri giocatori. L’ordine garantisce punti extra agli altri consiglieri.

 

A questo punto l’indagatore decide se giocare in Fiducia o in Sospetto e scopre le carte Indizio dei Consiglieri. Si conteggiano i punti fatti dai giocatori, quindi si passa al turno successivo con un nuovo Indagatore. Vince chi al termine del gioco ha fatto più punti.

 

La dinamica di gioco è molto immediata fin dall'inizio, un po’ meno il conteggio dei punti per il quale sono necessari più turni di gioco per entrare nel meccanismo.

 

Durante il gioco è probabile che i consiglieri si alleino tra loro per sfavorire il giocatore in vantaggio, ribaltando così velocemente la classifica dei punteggi e tenendo sempre possibile la vittoria di ognuno.

 

Indago si avvicina più al genere dei party game, che ai giochi di strategia, in quanto la casualità delle azioni degli altri giocatori condiziona fortemente il gioco. Il suo punto di forza è il turno di contrattazione, dove i giocatori sono liberi di fare promesse e di tradirle un attimo dopo.

 

Per vincere sarà necessario mostrare una buona poker face, ottenere la fiducia degli altri giocatori e tradirla al momento più opportuno.

 

La meccanica è fondata sulla “contro competitività”, il giusto equilibrio tra capacità di intuizione, seduzione e collaborazione tra giocatori e la tentazione della competitività.

 

Se siete in cerca di un gioco semplice e veloce, basato su machiavellici intrighi e adatto a ogni età, questo è il gioco che fa per voi!

 

Autore: Gianluigi Giorgetti

Illustrazioni: Alan D’Amico

Produzione: Atuttotondo Edizioni

 

 

Recensione di Daniele Geminiani.