RECENSIONE DI "LUCIFER".

 

“Lucifer” o di come la Fandom abbia salvato il Diavolo dalla dannazione eterna.

 

Al giorno d’oggi seguire uno show non significa più mettersi davanti alla TV e guardare lo spettacolo. Nel secolo dei Millennials e della Generazione Z una serie TV, specialmente se di successo, ancora più facilmente di prima dà vita ad un complesso e stratificato sistema che è fatto di analisi, meme, fan art di vario genere, gif e hashtag; quantità incredibili di contenuti che alimentano il successo stesso della serie e creano una base fedele e competente di appassionati, a volte un po’ sopra le righe (se non fuori di testa) detta fandom.

 

“Lucifer”, show della FOX basato sul personaggio DC Comics creato da Neil Gaiman, Sam Kieth e Mike Dringenberg nell'ambito della serie “The Sandman”, già dalla sua provenienza dal mondo fumettistico non poteva esimersi da esprimere una delle fandom più rumorose ed efficaci mai viste.

 

Trasmessa per la prima volta nel 2016, la serie ottiene facilmente un seguito consistente di spettatori grazie all'irresistibile fascino e bravura del protagonista Tom Ellis, ad una scrittura brillante, articolata, a personaggi approfonditi e centrati; “Lucifer” riesce in due stagioni ad affermarsi come comedy-drama police procedural, con accenti metafisici ed introspezioni psicologiche sul rapporto di auto-determinazione che c’è tra una figura autoritaria imponente (si parla di Dio, del resto) ed i suoi figli, che siano gli umani o semplicemente l’Angelo Ribelle caduto dal Paradiso.

 

Se si dice che il Diavolo faccia le pentole e non i coperchi un motivo ci sarà pure: nella terza stagione purtroppo lo show non ottiene il seguito desiderato dall'emittente, che ne annuncia la condanna eterna della cancellazione ancora prima che venga trasmesso l’episodio conclusivo. Nonostante lo showrunner Joe Henderson per costringere FOX al rinnovo anticipi che l’ultimo episodio sarebbe terminato con un cliffhanger notevole, la terza stagione si conclude ugualmente nel maggio 2018 concedendo ai fan disperati la magra consolazione di due raffazzonate puntate bonus di discutibile qualità e scrittura.

 

I veri amici però si vedono nel momento del bisogno e tempestivo arriva il momento per gli appassionati di dimostrare quanto Lucifer e i suoi amici siano importanti e preziosi: a seguito della cancellazione, #saveLucifer invade i social network. A solo un’ora dall'annuncio, l’hashtag diventa trending topic in tutto il mondo collezionando oltre 30.000 tweets.

 

La fandom, personaggi del mondo dello spettacolo ma anche gli interpreti stessi condividono l’hashtag tra i vari social network, per raggiungere la notevole cifra di 360.000 menzioni in pochi giorni.

 

Il risultato di una tale dimostrazione d’affetto e di devozione al Diavolo, che farebbe inorgoglire qualsiasi satanista, ottiene un risultato pressoché immediato: un mese dopo la cancellazione Netflix acquista i diritti ed ordina la quarta stagione di “Lucifer” messa in onda dalla stessa piattaforma on demand nella primavera del 2019. L’episodio 03x09 si intitola “Salvate Lucifer” in onore proprio dell’efficace azione di forza messa in campo dalla fandom per la conferma del suo show preferito.

 

Netflix viene quindi premiata dall'apprezzamento del nuovo corso della serie, ancora più smaliziato, irriverente, adulto e divertente della versione FOX: “Lucifer” viene rinnovata per una quinta stagione che sarà trasmessa nel 2020.

 

Il nostro amatissimo Diavolo cammina ancora tra noi, bloody hell.

 

Recensione a cura di Shuela Subrizi