INTERVISTA AD "IVO DE PALMA" DOPPIATORE E ATTORE.

 

 

1) Partiamo dalle sue origini artistiche e come si è avvicinato al mondo del doppiaggio?

 

Dopo alcune esperienze radiofoniche, che mi avevano illuminato sulle mie potenzialità vocali, allora ancora tutte da raffinare (parlo di oltre 35 anni fa). Studiai per meglio rendere in radio e nel contempo scoprii la recitazione al microfono, verso cui alla fine mi indirizzai completamente.

 

2) Quali sono stati i suoi punti di riferimento a livello artistico (attori, doppiatori)?

 

Tutti i colleghi della piazza di Milano, che sempre ringrazio per aver messo il loro tempo, la loro sensibilità e la loro bravura a grande esempio di tecnica e professionalità, consentendomi di imparare le basi del mestiere che avevo deciso di fare.

 

3) Tra i vari personaggi da lei doppiati poniamo l’attenzione sulla figura di Pegasus,nella serie “I cavalieri dello zodiaco”.Di quel periodo della sua carriera ,ci può spiegare come vennero sviluppati e adattati i dialoghi all’ anime,sapendo che questo sarebbe stato fruito per la maggiore da un pubblico giovanile?

 

All'epoca non mi occupavo che di dare voce italiana al mio personaggio, quindi tutte le scelte furono farina del sacco del dialoghista di allora e del direttore di doppiaggio di allora. Diciamo che è uno dei pochi casi in cui il successo è arrivato innalzando la qualità del registro dei dialoghi anziché, come di solito avviene, livellandola verso il basso.

 

4) Oltre a Pegasus ha doppiato una miriade di personaggi : Mirko (Kiss Me Licia), Care Mahoney (Scuola di polizia), Vernon Fenwick (Tartarughe Ninja alla riscossa), Kaede Rukawa (Slam Dunk) e Ronni (Magica Emi) ecc.. ……. qual è il personaggio a cui lei è più legato ,emotivamente e professionalmente ?

 

Più di uno...... ovviamente Pegasus, anche per la visibilità che mi garantisce ancora dopo molto tempo. Ma anche Kanbei Shimada (Samurai 7), il dottor Muraki (Eredi del Buio), Fuma Mono (X), Devilman (nei 3 OAV), Soji (Utena), Suitengu (Speedgrapher), Toki (ripresa su OAV degli ultimi anni di Ken il Guerriero).

 

5) Quali sono le differenze fra il doppiaggio del passato e quello dei giorni nostri?

 

Meno tempo a disposizione, più controlli e quindi meno libertà creativa. Non starò a pontificare sull'eccessivo numero di operatori del settore, perché già ai miei tempi i più anziani si lamentavano che... eravamo troppi.

 

6) Un aneddoto capitatole in sala di doppiaggio?

 

Eì più divertente quello occorsomi in un ristorante, anni fa, allorquando il titolare, informato un po' troppo sommariamente su chi fossi, mi chiese di lanciare lì, in mezzo a tutti gli altri avventori... "Alabarda Spaziale!". Cortesemente declinai la fin troppo pretenziosa sfida, e per una volta avevo anche la scusa buona, non essendo io il diretto interessato.

 

7) Oltre alla figura di doppiatore ,lei ricopre anche il ruolo di direttore di doppiaggio.Ci può spiegare le differenze tra le due figure?

 

In estrema sintesi, il direttore del doppiaggio è il regista delle voci, colui che aiuta i doppiatori a dosare l'interpretazione per meglio seguire l'evoluzione della storia, e quindi dei personaggi.

 

8) Un consiglio ad un giovane che si affaccia per la prima volta al mondo del doppiaggio?

 

Prepararsi bene, perché la qualità di partenza richiesta oggi è superiore a quella dei miei tempi, in cui questa specialità, grazie alle tv commerciali, visse un piccolo boom.

 

9) Progetti per il futuro?

 

Oltre a curare personalmente i miei corsi di doppiaggio e adattamento dialoghi a Torino, resto ovviamente disponibile in voce su tutte le piazze.