Recensione Dylan Dog n. 375

Tiziano Sclavi, per i pochi che non lo sanno, è  il creatore di Dylan Dog e ogni volta che sforna una nuova storia è un evento.

 

La Sergio Bonelli ha capito che poteva sfruttare questi suoi sporadici ritorni dall'isolamento auto imposto, imbastendo un carrozzone notevole.

 

Edizioni da libreria dell'albo, biografia dell'autore e  l'aggiunta dei colori alla versione classica da edicola.

 

Veniamo quindi alla trama di "Nel Mistero".

 

 

Dylan Dog riceve una serie di predizioni tragiche da un clochard di nome Nemo, queste si avverano tutte portando con sé sangue e distruzione.

 

Nel frattempo un misterioso killer fa una strage, senza lasciare la ben che minima traccia, infatti anche quando accoltella, in realtà non vi è segno di colpi.

 

Ora entriamo in zona spoiler.

 

L'assassino è la morte, ancora?!?

 

Per l'ennesima volta, la troviamo sulla terra, intenta a fare il suo lavoro con sembianze umane.

 

Avrò letto decine di storie uguali a questa e mi domando come sia possibile pensare che il lettore non si stanchi di un escamotage abusatissimo, la cosa più assurda è che ogni lavoro di Sclavi è circondato da un'aura di genialità, spero che almeno questa volta la gente si svegli e lo giudichi per com'è davvero.

 

Molto buoni i disegni di Angelo Stano e i colori di Giovanna Niro, alcune sequenze sono spettacolari, in particolare il deragliamento della metropolitana.

 

Il mio giudizio nonostante ciò, rimane fortemente negativo, speravo di leggere una storia capace di stupirmi e invece sono piombato nella solita banalità, che delusione.

 

Recensione di Riccardo Dosso