RECENSIONE DEL LIBRO "UN LAVORO VERO" DI ALBERTO MADRIGAL.

 

Raramente non riesco a rimanere coinvolto da una graphic novel, in particolare se questa è autobiografica, purtroppo qui è successo.

 

Dovrei sentirmi coinvolto dalla storia di un giovane in cerca del proprio futuro, dovrei immedesimarmi in lui ma proprio non ci riesco.

 

La storia è troppo fredda, tutto scorre in poche pagine dove ogni scenario è sempre più o meno uguale al precedente, tutto bello e patinato ma nessuna analisi nè approfondimento. 

 

Non c'è sentimento in questo protagonista, compie scelte coraggiose come partire per un paese straniero in cerca di lavoro ma poi si fa trascinare dagli eventi e vive passivamente, senza di fatto prendere in mano le sorti del suo destino.

 

Il caso gli fa trovare una ragazza che possa piacergli, il caso (un'amica) gli fa trovare un lavoro e lui senza battere ciglio continua a sognare il benessere temporaneo, mai una casa ma bensì un luogo dove passare il tempo e consumare una fetta di torta. 

 

Rivaluto i "bamboccioni".

 

Recensione di Riccardo Dosso