Recensione Julia n. 232 - "Giù la maschera!"

 

 

Nel primo albo del 2018, Julia Kendall si reca all'inaugurazione di un parco divertimenti, con la fidata domestica Emily e i suoi nipoti.

 

Per l'occasione, il sito pullula di Cosplay, che rendono l'evento ancora più caotico.

 

Mentre la criminologa è intenta a firmare un autografo, proprio dietro di lei viene rapito un infante nel suo passeggino.

 

Scattano le indagini della procura, con in testa il tenente Alan Webb, rese impossibili dal gran flusso di visitatori.

 

Qui iniziano una serie di considerazioni poco approfondite sul fenomeno cosplay, il burbero uomo di polizia che lo trova una pagliacciata e l'eroina, intenta più a studiarlo per risolvere il caso.

 

Sicuramente però, gli sceneggiatori, non si sono fermati a comprendere la cosa più di tanto, gli serviva solo un pretesto per imbastire il solito canovaccio.

 

Julia agisce di testa sua, Webb la salva, la colpevole tanto per cambiare è una donna sola con un passato traumatico alle spalle.

 

Non mancano nemmeno i soliti incubi della protagonista, sempre più macabri e sempre più insopportabili, un cliché narrativo che essendo usato in ogni storia, davvero ha stancato.

 

È un peccato che una buona struttura narrativa, ben scritta, sia rovinata da una serie di trovate, troppo viste e riviste.

 

Magari con più novità e qualche azzardo, la serie venderebbe qualche copia in più, non è impossibile, basta impegnarsi.